PISTOIASETTE

Il Comune di Pistoia aderisce al "Manifesto della comunicazione non ostile ed inclusiva"

  • CRONACA
  • 13:14, 15/04/22
  • di redazione

Dieci principi per ridefinire lo stile con cui le persone, ma anche le istituzioni, stanno in Rete e diffondere l'attitudine a scegliere le parole con cura e consapevolezza

Il Comune di Pistoia aderisce al "Manifesto della comunicazione non ostile ed inclusiva", che elenca dieci principi utili a migliorare il comportamento e lo stile con cui si sta sul web e per responsabilizzare gli utenti a scegliere con cura le parole, partendo dal presupposto che in particolare i social network, pur essendo luoghi virtuali, non sono un porto franco, ma il centro in cui si incontrano persone reali.

Come evidenzia l'assessore alle Pari opportunità e Politiche di inclusione sociale, il "Manifesto" definisce poche e semplici regole utili a migliorare l'interazione in Rete attraverso un impegno di responsabilità condivisa, così da favorire comportamenti rispettosi e civili che vadano nella direzione di instaurare un dialogo "non ostile", ma propositivo e costruttivo, primo vero presupposto per la partecipazione civica.

Si tratta di progetto di sensibilizzazione promosso dall'associazione no-profit Parole O_Stili e sposato da molti Enti, con l'intento di riportare il significato delle parole a un uso corretto, creare una rinnovata sensibilità verso la tematica dell'uso improprio del linguaggio e invitare a esprimere il proprio pensiero in modo democratico e non violento.

Il Manifesto si compone di dieci principi (tradotti in 30 lingue), frutto di un lavoro di partecipazione collettiva a cui hanno contribuito esperti della comunicazione, del marketing, del giornalismo, "utenti" e appassionati della Rete:

1. Virtuale è reale. Dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona.

2. Si è ciò che si comunica. Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano.

3. Le parole danno forma al pensiero. Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso.

4. Prima di parlare bisogna ascoltare. Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura.

5. Le parole sono un ponte. Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri.

6. Le parole hanno conseguenze. So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi.

7. Condividere è una responsabilità. Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi.

8. Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare. Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare.

9. Gli insulti non sono argomenti. Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi.

10. Anche il silenzio comunica. Quando la scelta migliore è tacere, taccio.

redazione

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