PISTOIASETTE

Tomasi e Rasetti fissano la data di riapertura dei piani superiori della Biblioteca San Giorgio

  • CRONACA
  • 19:36, 24/06/22
  • di Alberto Maria Cambuli

Si confrontano sugli interventi futuri nel confronto più che produttivo voluto da “Gruppo della San Giorgio”


Finalmente è avvenuto quello che molti cittadini di Pistoia si aspettavano da mesi: un incontro alla San Giorgio su quelle problematiche che non consentono di poter sfruttare al cento per cento le possibilità di uno spazio come quello della biblioteca. Nella giornata odierna infatti il “Gruppo della San Giorgio”, un gruppo di studenti universitari, è riuscito ad organizzare un confronto con la direttrice Maria Stella Rasetti, il Sindaco Alessandro Tomasi e tutti gli utenti, giovani e non, che abitualmente frequentano questo spazio. Morale della favola? Un folto manipolo di cittadini, amici, colleghi, anziani, dipendenti è riuscito ad affollare le stanze dell’Auditorium Terzani al piano terra per creare il confronto tanto atteso, cercando di capire tanti aspetti, ai più sconosciuti, che riguardano la biblioteca.

Il Primo Cittadino e la Direttrice infatti sono stati “presi d’assalto” dalle innumerevoli domande del pubblico tra la questione dei piani superiori, la scarsa illuminazione, una comunicazione tutt’altro che chiara, le attrezzature non idonee allo studio e tanto ancora.

Per quanto riguarda la questione piani superiori il sindaco Tomasi ha rassicurato tutti, affermando che entro il 30 settembre, salvo imprevisti, si potrà tornare alla loro frequentazione. Seppur questa notizia possa sembrare normalità ai più, tutto ciò non era affatto scontato, anzi. In questi mesi infatti sono state tenute due gare d’appalto per il conseguimento dei lavori, le quali hanno visto la stessa identica partecipazione: il deserto. Questo perché? Semplice. L’insicurezza sui costi dei lavori, in continuo aumento, ha fatto sì che nessuno si prendesse l’impegno per completare interventi difficili quanto imprevedibili in ambito economico. Anche questo è un punto molto importante, che deve essere tenuto in considerazione per ricostruire la tortuosa e recente storia della San Giorgio.

La struttura infatti, come affermato anche dalla stessa direttrice Rasetti, è stata pensata negli anni ’90, quando non c’erano certamente le esigenze di oggi, ma soprattutto una coscienza chiara sulle future manutenzioni per la totale sicurezza dell’impianto. Anche qui sarebbero molte le parentesi da aprire, a partire da come possa non essere a norma un impianto inaugurato nel 2007; come sia possibile che gli stessi spazi con le stesse problematiche possano essere rimasti aperti per 12 anni e si sia arrivati alla chiusura dei piani solo nel post Covid; come mai, ai più, non siano state riferite queste informazioni già nelle scorse settimane.

Il problema comunque è presente e non è di lieve entità. Lo stesso Tomasi ha ammesso che i lavori che verranno fatti serviranno per riportare a norma i piani, nonostante interventi ulteriori di manutenzione e controllo, che dovranno essere svolti periodicamente per consentire l’accesso in tutta la San Giorgio. Anche questo aspetto è facile da spiegare: in questo momento il Comune non ha le risorse necessarie per poter ripensare la struttura della biblioteca, non è possibile stravolgere l’attuale assetto proprio perché mancherebbero i soldi per la realizzazione di un progetto, ad oggi, utopico. L’unica via percorribile quindi sembra essere quella della manutenzione ordinaria, arginando i problemi grazie ad un “ottimo tesoretto”, così lo ha definito lo stesso Sindaco Tomasi, già presente nella casse comunali, per la manutenzione dei luoghi pubblici. Lo stesso poi che ha permesso alla prima Amministrazione Tomasi di realizzare i tanti interventi sul territorio nello scorso mandato.

A questo punto nevralgico si sono poi aggiunti i soliti problemi, di cui tanti frequentatori si lamentano da tempo e che abbiamo già, in parte, citato in precedenza: scarsa illuminazione, spazi non idonei, una comunicazione inefficiente tra operatori e cittadini, pozze di acqua disseminate ovunque, strumenti inadeguati e quant’altro. Sia la Direttrice che il Sindaco sono stati disposti a rispondere a quasi tutti i dubbi dei presenti, in un incontro che è durato un paio di ore, vedendo un ottimo riscontro da parte della popolazione. Un clima propositivo e fresco, ovviamente grazie al lavoro del “Gruppo della San Giorgio” che è riuscito ad unire tante voci, ad oggi isolate, per cercare di creare un tavolo di confronto costruttivo, e non distruttivo, con chi le scelte le possa prendere eccome per il futuro della città. L’incontro è terminato con tante idee in ballo e la promessa di un nuovo incontro, identico, prima del 30 settembre, data di scadenza dei lavori. Il primo passo è stato fatto da tutte le parti in causa. Seguiranno nel futuro aggiornamenti sui lavori e lo sviluppo di una situazione importante per la città, non solo per le necessità dei frequentatori, quanto per la visione e l’idea che uno spazio come la San Giorgio ha lasciato alle persone anche fuori dalle mura urbane, accrescendo la nomea di Pistoia come luogo di freschezza culturale. La biblioteca deve tornare ad essere un centro nevralgico della vita e del futuro della città ed oggi tutti si sono impegnati per tornare a vantarsi di un luogo che deve tornare allo splendore di un tempo.

Alberto Maria Cambuli
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