Giovanni Fortunali è stato un guerriero “senza armi” come lui stesso scriveva; non può essere altrimenti un ragazzo così giovane e così attaccato alla vita che nonostante la diagnosi della grave malattia, aveva iniziato ad andare in moto e pilotare i droni, finché la malattia stessa lo ha permesso. Di una simpatia unica, postava i suoi pensieri sul profilo personale Facebook. Nonostante le sue circostanze, riusciva a dare speranza a tutti i lettori, con messaggi estremamente autoironici; poi sempre più crudi circa la lunga sofferenza, che ieri è finita. Grande dolore in Pracchia e tutta la comunità della Montagna Pistoiese; a soffrirne della notizia anche chi ha prestato Servizio Civile insieme a lui, chi ha lavorato con lui nella cooperativa della piccola città di Pracchia, chi lo ha conosciuto nei suoi viaggi per il mondo, chi ha assaggiato la sua premiata pizza, I.B. la compagna di tanti anni insieme, e chi ha scambiato con Giovanni anche solo una parola. Ma prima di tutti i genitori Licio e Monica, guerrieri insieme al figlio, a cui vanno il nostro cordoglio e le nostre preghiere. Il suo animo buono ed il suo spirito vitale riecheggiano nei ricordi delle avventure vissute insieme agli amici e nei numerosi aneddoti indelebili nella memoria. L’ultimo saluto lunedì 21 novembre presso la Chiesa di Campo Tizzoro alle ore 14:30.
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