Quella del 2023 è stata un'altra edizione di successo, l'ennesima, per il Memorial Vannucci. Grazie ad un notevole afflusso di pubblico, fra questo erano presenti varie figure note dell'imprenditoria e della società pistoiese nonché gli esponenti principali degli enti pubblici, è stato possibile condividere ancora meglio le testimonianze degli ospiti principali e delle personalità premiate da Vannino Vannucci in persona, le cui esperienze di vita hanno attraversato vari campi, dal giornalismo alla medicina, dallo sport alla diplomazia. La speranza è che le varie interviste ed osservazioni possano aver trasmesso idee innovative e fondamentali per il miglioramento della vita imprenditoriale, sociale, culturale e politica di Pistoia e non solo; idee che ovviamente sono accomunate da quello che è stato il tema principale di questo 24° Memorial: il valore della comunità e la difficoltà del viverla quotidianamente. Vi proponiamo le interviste realizzate agli organizzatori dell'evento e ad alcune dei personaggi di spicco che sono intervenute sul palco del Nursery Campus.
Vannino Vannucci
(titolare Vannucci Piante): “Ringrazio chi ha lavorato per l’organizzazione di questo Memorial e ringrazio tutte coloro che sono presenti oggi, tra i quali ho riconosciuto
tanti amici. La comunità è per noi un obiettivo, è un qualcosa che abbiamo
ereditato dai nostri genitori e che è parte della nostra azienda, dove tra
lavoratori e collaboratori siamo in più di 400 persone. Quello quindi che
sentiamo di trasmettere oggi e tutti i giorni è il valore della comunità: la
collaborazione tra le persone e le imprese non dev’essere solo un dare ma anche
un ricevere senza voler insegnare niente a nessuno, soprattutto nel nostro
settore dove il lavoro su una singola pianta può durare 10/15 anni con problematiche
di ogni tipo che devono essere risolte con l’impegno e la costanza di noi
collaboratori, sia interni che esterni”.
Andrea
Massaini (direttore Vannucci Nursery Campus): “Il Memorial ha un sapore diverso
quest’anno essendo nell’anno in cui la Vannucci Piante compie 85 anni. Quello
che interessa a noi ‘capifila’ di una rete di colleghi che seguono questo
settore è cercare, attraverso l’invito di certi personaggi ed il ricordo di chi
ha fondato quest’azienda, è di fornire buone pratiche ascoltando e cercando di
imparare dalle testimonianze e dalle occasioni di confronto e scambio che il
Memorial offre. Siamo orgogliosi di quello che il Memorial rappresenta per
Pistoia e le sue 1500 imprese. Il tema principale è la comunità: è un tema
sempre attuale, sia parlando di comunità aziendale con i suoi clienti, fornitori
e l’indotto che come luogo dove emergono le diversità tra persone e dove si
creano situazioni di pace e di conflitto”.
Alessandro
Tomasi (sindaco di Pistoia): “Giornate come quelle di oggi sono molto importanti,
dimostrano come anche aziende di tipo familiare come la Vannucci Piante possano
crescere nella tradizione e possano riconoscere il vero senso della comunità: chi
lavora qui non è solo un numero ma ha un suo valore, cosa che non è affatto
scontata per un colosso dell’imprenditoria locale. La Vannucci Piante è
riuscita a trasformare un momento riguardante la propria famiglia e la propria
azienda in un evento comunitario, dove si affrontano temi e si ospitano persone
importanti per dare a noi ospiti uno sguardo nuovo sul mondo e pure nuove idee
per la società del nostro territorio”.
Alessio
Torrigiani (sindaco di Lamporecchio): “Non ho perso nemmeno un’edizione del Memorial Vannucci,
questo perché è un’opportunità di coniugare ricordi, approfondimenti e
riconoscimenti a personaggi importanti per i vari campi sociali ed economici di
appartenenza: in particolare è a me molto caro il premio riguardante il settore
sportivo. Apprezzo il fatto che il signor Vannucci individui ogni anno un tema
di stretta attualità sia nazionale che internazionale da poter approfondire con
un ospite esperto in materia perché può tornare utile per nuove soluzioni: per
esempio l’anno scorso, dopo aver sentito l’intervento sull’urbanistica verde
del prof. Tito Boeri, abbiamo avviato una collaborazione con l’architetto
stesso da cui è stato possibile realizzare il nuovo ‘masterplan’ della Valdinievole”.
Franco
Vaccari (presidente Rondine – Cittadella della Pace): “Rondine è un borgo situato in una
riserva naturale sulla riva dell’Arno dove coppie di giovani leader provenienti
da luoghi di guerra fanno incontri di formazione per scoprire la persona del
nemico e da lì tornano nei loro paesi per cambiare le cose; da qui è nato un metodo
che stiamo esportando nelle scuole. Il borgo di Rondine è un luogo che sta
diventando sempre più verde e più bello, anche grazie alla partnership sempre
più importante con Vannino Vannucci che ringrazio sentitamente per l’aiuto e
per il riconoscimento ricevuto oggi; tra l’altro sono convinto che il valore
della bellezza sta al cuore della pace: la pace deve diventare un qualcosa di
attrattivo, seduttivo. La parola conflitto, invece, non c’entra niente con la
guerra: sono le differenze che ci urtano tra di noi, sono il pane quotidiano
della vita perché li viviamo in ogni momento. L’assenza di conflitto c’è solo
con la morte. La pace è quindi un processo continuo che noi dobbiamo alimentare
trasformando la forza costruttiva in forza distruttiva”.
Simone
Sozza (arbitro di calcio professionista, vincitore premio ‘Roberto Claguna’): “Ricevere un premio è sempre gratificante
e quindi sono qui oggi con molto piacere ed entusiasmo. Nella comunità del
calcio l’arbitro è fondamentale perché come in tutti gli sport l’agonismo
prevale su tutto e la presenza di una persona che è in campo per far rispettare
le regole e fare in modo che tutto si svolga correttamente è assolutamente
necessaria; si può dire quindi che l’arbitro non svolge solo una funzione
sportiva ma anche sociale. Dirigere una partita di Serie A fa sempre un grande
piacere, è il sogno di ogni ragazzo che varca le soglie delle sezioni arbitri; aver
diretto il derby di Milano da milanese è stato veramente particolare, con il
giusto atteggiamento siamo riusciti a condurlo in maniera lineare. Purtroppo
dietro le quinte della Serie A ci sono i campi provinciali dove i ragazzi che
si affacciano alla passione arbitrale non vengono trattati come dovrebbero. Se
ho mai arbitrato in Provincia? Sì, ho diretto la Pistoiese in Serie D e C, una
volta arbitrai pure a Pescia”.
Mario Tenerani
(giornalista sportivo, vincitore premio ‘Giancarlo Innocenti’): “E’ un grandissimo onore ricevere
questo trofeo, oltretutto venendo premiato da un grande imprenditore ed una
persona per bene come Vannino Vannucci: l’azienda che dal 1938 gestisce la sua
famiglia è un’eccellenza non toscana ma mondiale e io non smetterò di ricordare
quanto sia formidabile il territorio della nostra Toscana. Vannucci Piante ha
clienti in almeno 60 paesi e dà da vivere a circa 1500 famiglie: dobbiamo
ringraziare Vannino per il contributo che dà alla Toscana e per permettere
giornate come queste dove si parla di innovazione, sostenibilità, ricerca e
sviluppo. Fiorentina in Champions o Pistoiese in Serie C? Bella domanda . . .
la Pistoiese deve ritornare su, quella che conosco io è quella che vinceva a
Firenze nell’1981 e che ha sempre dato battaglia in ogni categoria. La
Pistoiese è una piazza da Serie A e una tradizione storica da B e C; deve
tornare si per forza e so che i dirigenti nuovi stanno lavorando duramente per
riuscirci: in bocca al lupo”.