PISTOIASETTE

24° Memorial Vannucci: le parole dei protagonisti

  • CRONACA
  • 15:13, 08/10/23
  • di Gianmarco Cherubini

Quella del 2023 è stata un'altra edizione di successo, l'ennesima, per il Memorial Vannucci. Grazie ad un notevole afflusso di pubblico, fra questo erano presenti varie figure note dell'imprenditoria e della società pistoiese nonché gli esponenti principali degli enti pubblici, è stato possibile condividere ancora meglio le testimonianze degli ospiti principali e delle personalità premiate da Vannino Vannucci in persona, le cui esperienze di vita hanno attraversato vari campi, dal giornalismo alla medicina, dallo sport alla diplomazia. La speranza è che le varie interviste ed osservazioni possano aver trasmesso idee innovative e fondamentali per il miglioramento della vita imprenditoriale, sociale, culturale e politica di Pistoia e non solo; idee che ovviamente sono accomunate da quello che è stato il tema principale di questo 24° Memorial: il valore della comunità e la difficoltà del viverla quotidianamente. Vi proponiamo le interviste realizzate agli organizzatori dell'evento e ad alcune dei personaggi di spicco che sono intervenute sul palco del Nursery Campus.

Vannino Vannucci (titolare Vannucci Piante): “Ringrazio chi ha lavorato per l’organizzazione di questo Memorial e ringrazio tutte coloro che sono presenti oggi, tra i quali ho riconosciuto tanti amici. La comunità è per noi un obiettivo, è un qualcosa che abbiamo ereditato dai nostri genitori e che è parte della nostra azienda, dove tra lavoratori e collaboratori siamo in più di 400 persone. Quello quindi che sentiamo di trasmettere oggi e tutti i giorni è il valore della comunità: la collaborazione tra le persone e le imprese non dev’essere solo un dare ma anche un ricevere senza voler insegnare niente a nessuno, soprattutto nel nostro settore dove il lavoro su una singola pianta può durare 10/15 anni con problematiche di ogni tipo che devono essere risolte con l’impegno e la costanza di noi collaboratori, sia interni che esterni”.

Andrea Massaini (direttore Vannucci Nursery Campus): “Il Memorial ha un sapore diverso quest’anno essendo nell’anno in cui la Vannucci Piante compie 85 anni. Quello che interessa a noi ‘capifila’ di una rete di colleghi che seguono questo settore è cercare, attraverso l’invito di certi personaggi ed il ricordo di chi ha fondato quest’azienda, è di fornire buone pratiche ascoltando e cercando di imparare dalle testimonianze e dalle occasioni di confronto e scambio che il Memorial offre. Siamo orgogliosi di quello che il Memorial rappresenta per Pistoia e le sue 1500 imprese. Il tema principale è la comunità: è un tema sempre attuale, sia parlando di comunità aziendale con i suoi clienti, fornitori e l’indotto che come luogo dove emergono le diversità tra persone e dove si creano situazioni di pace e di conflitto”.

Alessandro Tomasi (sindaco di Pistoia): “Giornate come quelle di oggi sono molto importanti, dimostrano come anche aziende di tipo familiare come la Vannucci Piante possano crescere nella tradizione e possano riconoscere il vero senso della comunità: chi lavora qui non è solo un numero ma ha un suo valore, cosa che non è affatto scontata per un colosso dell’imprenditoria locale. La Vannucci Piante è riuscita a trasformare un momento riguardante la propria famiglia e la propria azienda in un evento comunitario, dove si affrontano temi e si ospitano persone importanti per dare a noi ospiti uno sguardo nuovo sul mondo e pure nuove idee per la società del nostro territorio”.

Alessio Torrigiani (sindaco di Lamporecchio): “Non ho perso nemmeno un’edizione del Memorial Vannucci, questo perché è un’opportunità di coniugare ricordi, approfondimenti e riconoscimenti a personaggi importanti per i vari campi sociali ed economici di appartenenza: in particolare è a me molto caro il premio riguardante il settore sportivo. Apprezzo il fatto che il signor Vannucci individui ogni anno un tema di stretta attualità sia nazionale che internazionale da poter approfondire con un ospite esperto in materia perché può tornare utile per nuove soluzioni: per esempio l’anno scorso, dopo aver sentito l’intervento sull’urbanistica verde del prof. Tito Boeri, abbiamo avviato una collaborazione con l’architetto stesso da cui è stato possibile realizzare il nuovo ‘masterplan’ della Valdinievole”.

Franco Vaccari (presidente Rondine – Cittadella della Pace): “Rondine è un borgo situato in una riserva naturale sulla riva dell’Arno dove coppie di giovani leader provenienti da luoghi di guerra fanno incontri di formazione per scoprire la persona del nemico e da lì tornano nei loro paesi per cambiare le cose; da qui è nato un metodo che stiamo esportando nelle scuole. Il borgo di Rondine è un luogo che sta diventando sempre più verde e più bello, anche grazie alla partnership sempre più importante con Vannino Vannucci che ringrazio sentitamente per l’aiuto e per il riconoscimento ricevuto oggi; tra l’altro sono convinto che il valore della bellezza sta al cuore della pace: la pace deve diventare un qualcosa di attrattivo, seduttivo. La parola conflitto, invece, non c’entra niente con la guerra: sono le differenze che ci urtano tra di noi, sono il pane quotidiano della vita perché li viviamo in ogni momento. L’assenza di conflitto c’è solo con la morte. La pace è quindi un processo continuo che noi dobbiamo alimentare trasformando la forza costruttiva in forza distruttiva”.

Simone Sozza (arbitro di calcio professionista, vincitore premio ‘Roberto Claguna’): “Ricevere un premio è sempre gratificante e quindi sono qui oggi con molto piacere ed entusiasmo. Nella comunità del calcio l’arbitro è fondamentale perché come in tutti gli sport l’agonismo prevale su tutto e la presenza di una persona che è in campo per far rispettare le regole e fare in modo che tutto si svolga correttamente è assolutamente necessaria; si può dire quindi che l’arbitro non svolge solo una funzione sportiva ma anche sociale. Dirigere una partita di Serie A fa sempre un grande piacere, è il sogno di ogni ragazzo che varca le soglie delle sezioni arbitri; aver diretto il derby di Milano da milanese è stato veramente particolare, con il giusto atteggiamento siamo riusciti a condurlo in maniera lineare. Purtroppo dietro le quinte della Serie A ci sono i campi provinciali dove i ragazzi che si affacciano alla passione arbitrale non vengono trattati come dovrebbero. Se ho mai arbitrato in Provincia? Sì, ho diretto la Pistoiese in Serie D e C, una volta arbitrai pure a Pescia”.

Mario Tenerani (giornalista sportivo, vincitore premio ‘Giancarlo Innocenti’): “E’ un grandissimo onore ricevere questo trofeo, oltretutto venendo premiato da un grande imprenditore ed una persona per bene come Vannino Vannucci: l’azienda che dal 1938 gestisce la sua famiglia è un’eccellenza non toscana ma mondiale e io non smetterò di ricordare quanto sia formidabile il territorio della nostra Toscana. Vannucci Piante ha clienti in almeno 60 paesi e dà da vivere a circa 1500 famiglie: dobbiamo ringraziare Vannino per il contributo che dà alla Toscana e per permettere giornate come queste dove si parla di innovazione, sostenibilità, ricerca e sviluppo. Fiorentina in Champions o Pistoiese in Serie C? Bella domanda . . . la Pistoiese deve ritornare su, quella che conosco io è quella che vinceva a Firenze nell’1981 e che ha sempre dato battaglia in ogni categoria. La Pistoiese è una piazza da Serie A e una tradizione storica da B e C; deve tornare si per forza e so che i dirigenti nuovi stanno lavorando duramente per riuscirci: in bocca al lupo”.

Gianmarco Cherubini
Gianmarco Cherubini

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