Anche quest’anno la Giornata della Memoria viene
celebrata in mezzo alla terribile pandemia che ormai ci assedia da tempo. Ma
l’importanza di questo evento non deve essere per questo sminuita o banalizzata.
La storia è nota; proprio il 27 gennaio 1945
l’esercito sovietico abbatté i cancelli di Auschwitz e svelò al mondo gli
orrori dello sterminio nazista: sei milioni di ebrei, oltre ad un gran numero
di dissidenti politici, omosessuali, portatori di handicap, Rom e Sinti e
testimoni di Geova, erano stati uccisi a causa di un odio violento, riversato
su di loro senza alcuna giustificazione, davanti agli occhi bendati di popoli
complici del regime nazifascista.
Ripercorrendo questo oscuro periodo storico. ben si comprende quindi il senso della celebrazione di questa giornata, che ha un duplice obiettivo: da un lato quello di ricordare, per fare in modo che nessuno dimentichi gli orrori e le nefandezze dell’Olocausto, e dall’altro quello di tramandare e raccontare la Shoah alle giovani generazioni, in modo che non accadano mai più eventi simili. In particolar modo occorre ricordare ai giovani che l’odio e l’indifferenza hanno permesso la nascita e l’evoluzione di tali forme di barbarie e di violazione anche dei più elementari diritti umani. Il contrasto all’odio, all’intolleranza, al razzismo, all’indifferenza deve essere dunque un obiettivo costante della società civile e deve stare alla base dell’educazione e della formazione dei giovani. La celebrazione della Giornata della memoria ci offre pertanto un’importante occasione per esaltare i valori della pace e della tolleranza tra i popoli e soprattutto per mettere al centro il rispetto per la dignità della persona umana, che i nazifascisti calpestarono in maniera così vile e insensata.
L’Amministrazione comunale di Montale, impossibilitata a promuovere cerimonie pubbliche in presenza per la celebrazione della Giornata della memoria, invita tutta la Cittadinanza e in particolare i ragazzi del nostro Istituto Comprensivo ad una riflessione profonda sul significato di questo evento mediante la lettura della poesia di Primo Levi “Se questo è un uomo”:
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per un pezzo di pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
Comune di Montale - Assessorato alla Cultura