PISTOIASETTE

Sir Suciu ha conquistato Pistoia, ma il voto più alto nel pagellone arancione di Pistoiese - Imolese va al pubblico

  • SPORT
  • 12:12, 08/05/22
  • di Lorenzo Vannucci

Una squadra dalla storia gloriosa ed ultracentenaria come la Pistoiese ha vissuto, come è naturale che sia, varie epoche storiche. Per ogni epoca vi sono personaggi iconici, che accompagnano, nel quotidiano, l'immaginario collettivo della città in questione. E, pensando al presente, è innegabile che, indipendentemente da tutto, Sergiu Suciu, segnando come ha segnato, quando ha segnato e dove ha segnato, si è conquistato un posto nella grande storia arancione. Perché ci sono quelle partite che rappresentano un crocevia tra Inferno e Paradiso, tra baratro e salvezza e, essere decisivi in quel contesto, ti rende iconico, perché il tuo nome sarà sempre associato a quella maglia, comunque sarà, ovunque si andrà. E, visto che la partita di ieri tra Pistoiese ed Imolese era una di queste occasioni, Sergiu Suciu si è cucito l'arancione sulla propria pelle in maniera indelebile e perpetua, tanto da meritare, da parte nostra, il minimale riconoscimento di 'Sir' Sergiu.

Ma tutto questo non sarebbe stato possibile se ieri, al Marcello Melani, non fosse sceso in campo il dodicesimo uomo in campo. Perché, al netto di tutto, il pubblico, il tifo, è stato fantastico, consentendo ai presenti, soprattutto a coloro che erano in campo, di respirare emozioni di altri tempo e dimostrando un forte amore per quella maglia arancione che, nel pomeriggio di ieri, è tornata a brillare. Un atteggiamento propositivo e concentrato quello dei supporters arancioni che sono stati capaci di non perdere lucidità nemmeno dopo che l'Imolese è passata in vantaggio sul finire del primo tempo. Al rientro in campo delle squadre si è accesa una torcida, con ogni singolo tifoso presente al Marcello Melani che metteva la propria ugola al servizio di un obbiettivo comune: la salvezza. E così, guidati dai fumogeni arancioni, altro elemento caratterizzante e certamente necessario per creare un ambiente di eccitazione collettiva, i ragazzi di Alessandrini sono riusciti a ribaltare una delle partite più importanti della stagione, E' stato il pubblico il migliore in campo ieri, a lui va il voto più alto, che è infinito, come l'amore dimostrato per la maglia da parte di tutti.

Seculin 6: Deve solamente raccogliere un pallone in fondo al sacco e lui, in quella circostanza, non ha colpe. Per il resto non si sporca nemmeno i guantoni. Probabilmente è tornato a casa senza nemmeno farsi la doccia, come quando, da bambino, andavi al campetto, giocavi per due ore, tornavi a casa e te ne uscivi con un 'non ho sudato mamma, lo giuro', a cui non credeva nemmeno Pinocchio. Per la trasferta ad Imola gli sia regalato un mazzo di carte, magari porta fortuna e lui, nel frattempo, inganna il tempo. Spettatore.

Mezzoni 6,5: E' lui che, dopo pochi giri di orologio, prova la prima 'zingarata', sullo stile di 'Amici Miei', sulla propria fascia di competenza. Non fa discorsi: prende la palla e se ne va, facendo metri e metri palla al piede e portando la squadra a salire. E' lui che propone a Vano il pallone da cui nasce il pareggio. E' lui che, ancora una volta, si mette in discussione, svolgendo il ruolo di esterno basso con equilibrio e razionalità. Presente.

Moretti 6,5: Per noi il suo ruolo ottimale è quello di terzo di difesa, e già vediamo il buon Beppe Marotta fregarsi le mani, ma ieri ha dimostrato che può tranquillamente giocare in una difesa a quattro. Preciso e concentrato è riuscito ad annullare attaccanti esperti e solitamente precisi sotto porta. E' come un boy scout che, anche se intorno a lui infuria la tempesta, continua a camminare nonostante tutto. Cocciuto.

Portanova 6: La sesta porta di Pistoia ieri era leggermente cigolante: dimostra maturità anche nell'impostazione con i piedi, ma, talvolta, qualche passaggio a vuoto lo ha. Chiariamoci: visto la giovane età è assolutamente naturale che ciò possa accadere. Basta che l'episodio rimanga isolato. Un po' come quella volta in cui eri andato a Cala Luna, nella Sardegna più profonda, e, per tornare via, siccome il mare aveva preso ad agitarsi, ti caricarono su un gommone che, per venti minuti, ha rischiato di ribaltarsi ad ogni singola onda. Bello eh, ma anche no. In osservazione.

Martina 5,5: Purtroppo lui, che a nostro avviso sarebbe stato un ottimo esterno di attacco, ad allontanarsi troppo dalla porta soffre. Ha bisogno di avere qualcuno dietro le spalle che gli tolga un po' di compiti difensivi, non una maggiore responsabilità in tal senso. Di positivo però c'è che qualche sprazzo in avanti lo fa vedere: la palla che, a metà primo tempo, mette rasoterra in direzione di Vano è geniale per capacità di lettura e tempismo. Due minuti dopo l'Imolese va in vantaggio e, ad avere responsabilità sulla rete, è proprio lui, di ritorno dalla gita fuori porta che lo aveva condotto verso l'area avversaria, a dimostrazione di come le due fasi non siano una sua particolare caratteristica. Borderline. (dall'88' Pinzauti sv)

Marcucci 6,5: E' verosimile pensare, visto quanto sono meravigliosamente cervellotiche alcune delle sue uscite quando la squadra costruisce il gioco dal basso, che il ragazzo, durante la settimana, si avvalga delle consulenze di Giorgio Parisi. Premio Nobel per la Fisica. Mettere il pallone tra i suoi piedi è come ingaggiare Sebastian Vettel per effettuare in auto il tratto casa-lavoro: ti prendono quattro infarti multipli ma, almeno, arrivi puntuale. Positivo.

Folprecht 5,5: Pesantemente condizionato da una ammonizione nemmeno particolarmente netta (sicuramente molto meno netta di un fallo commesso a parti invertite una manciata di minuti prima) è normale che giochi con il freno a mano. Non lo avesse fatto e fosse stato espulso ci sarebbe stata una sollevazione popolare e qualcuno avrebbe pensato di invadere la Cecoslovacchia. Visti i tempi che corrono, meglio così. In sofferenza. (dal 79' Pertica sv)

Suciu 883: Come la band conosciuta, tra le altre, per 'Come Mai'. Il pareggio sarebbe stato fonte di preoccupazione ancora maggiore. E poi, Sergiu, 'all'improvviso sei arrivato tu'. Prodezza clamorosa, godimento sportivo cosmico, estasi arancione ovunque. Sir Sergiu rischia di essere il primo motore immobile in grado di salvare la Pistoiese prima, di far innamorare la Pistoiese di se stessa poi. E non si pensi che il suo compito, comunque vada, finisca a giugno. Intanto, però, tutti ad Imola. Trascinatore.

Bocic 6: Il consueto dinamismo in ogni zona del campo. Riesce a girare guizzante da una parte all'altra del terreno di gioco creando costante apprensione agli avversari. Peccato per il gol sbagliato, sarebbe stata la ciliegina sulla torta di una buona partita. Inevitabilmente il voto basso è dovuto ad un errore che avrebbe potuto pesare notevolmente nell'economia del match, un po' come quando, in un film, il tipo che crede di essere più furbo di tutti ignora deliberatamente il cartello con scritto 'non entrare', entra, scatenando una indescrivibile maledizione che dovrà essere risolta non da lui, ma dai suoi intrepidi compagni di avventura, che passano metà dello sceneggiato a maledirlo. Per fortuna il film è comico e tutto finisce bene. Assolto. 

Di Massimo 5: Commentare lucidamente quel tentativo di pallonetto è un'impresa titanica. Commentare Di Massimo senza avere una sincope è un'impresa titanica. Eppure noi, la scelta delle tre punte, l'abbiamo apprezzata. Nonostante il pallonetto, i tiri deboli, gli stop sbagliati. Nonostante Di Massimo.

Vano 6: La tentazione di dargli una valutazione insufficiente c'era. Mica per altro, ma per una sciocchezza che un giocatore di esperienza come lui non deve commettere, soprattutto alla vigilia della partita in cui ti giochi la stagione. Per il resto, solito indomito cavallo selvaggio, che a Pistoia ha trovato la sua dimensione, arrivando a segnare dodici gol in una sola stagione. Un buon bottino. 

Alessandrini 7,5: Quando l'allenatore ha schierato la formazione, la tribuna stampa mormorava. Quando ha tolto Martina, la tribuna stampa mormorava. Quando è rimasto con quattro punte in campo la tribuna stampa mormorava. Quando ha aspettato il 79' a fare il primo cambio, la tribuna stampa mormorava. Menomale ad allenare ci va lui. Un signore.


foto Salvatore Provenzano

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