Ponte Buggianese - Si è fatta aspettare un po' di giorni la scelta del nome del nuovo allenatore del Ponte Buggianese, ma ecco che proprio oggi è arrivato l'annuncio ufficiale e si direbbe che ne è valsa la pena di attendere. La società valdinievolina ha infatti ufficializzato che a raccogliere il testimone di Andrea Petroni ed a condurre la prima squadra in questa avventura da neopromossa in Eccellenza sarà Enrico Gutili. Si tratta di un nome che in provincia non ha certo bisogno di presentazioni, visto che ha indossato la maglia della Pistoiese per ben sette campionati (dal 1988 al 1995) ed è stato una delle colonne fondamentali nell'indimenticabile scalata degli arancioni dall'allora Interregionale fino alla Serie B. Dopo aver vestito varie altre maglie pesanti da calciatore ed aver vinto altri titoli nei professionisti (come la Serie C2 con lo Spezia e con il Prato), Gutili si è cimentato con la carriera da manager nelle varie categorie dilettantistiche: il suo mandato più importante è stato certamente l'ultimo, quello con la Sestese, che ha visto i fiorentini sfiorare la Serie D. L'esperienza però si dovette interrompere bruscamente nel 2017 perché, essendo finito nel registro degli indagati nello scandalo di combine e compravendite illegali che travolse all'epoca la squadra di Sesto Fiorentino, fu costretto a dimettersi e fu squalificato per quattro anni dalla giustizia sportiva (nonostante però quella ordinaria lo abbia in seguito assolto in quanto 'il fatto non sussiste'). Adesso che la pena finalmente si è conclusa mister Gutili non ha perso tempo, voglioso di rientrare nel mondo del calcio, ed è così arrivata la chiamata del Ponte, accettata con entusiasmo.
Certamente è una grande sfida quella che si troverà ad affrontare il nuovo tecnico dei biancorossi, il quale non nasconde al nostro giornale la soddisfazione per il suo ritorno in panchina: "Sono entusiasta, determinato e contento di ripartire da una categoria che conosco bene come l'Eccellenza. La disavventura che ho avuto è alle spalle, sono molto contento di essere al Ponte, qui ho l'opportunità di dare una mano per cercare di ottenere la salvezza con una neopromossa e di consolidare la categoria. Il Ponte - continua Gutili - mi ha convinto perché è una società di appassionati di calcio con persone posate ed equilibrate, non hanno programmi faraonici ma preferiscono la serietà; è il tipo di sfide che mi piacciono". "Abbiamo scelto Gutili perché ha voglia di allenare e questa è una società in cui ci vuole la voglia di mettersi in gioco. Ci ha fatto una buona impressione e conosce la categoria, motivi per cui l'abbiamo scelto"- rivela lo storico dirigente del Ponte Attilio Sensi, il quale torna da questa stagione (e questa è l'altra grande novità in società) a ricoprire il ruolo di direttore sportivo, dopo che lo aveva lasciato per motivi di salute.
Basandosi sulle dichiarazioni che, sia il nuovo tecnico, che il ds ci hanno rilasciato, pare che sia già chiaro quale debba essere l'obiettivo di una neopromossa come il Ponte per il 2022/23: la salvezza. Non sarà certo una passeggiata completare una simile missione, oltretutto c'è già un primo ostacolo dato che la lunga ricerca di un allenatore ha fatto avviare la campagna acquisti in ritardo rispetto alla concorrenza: "Si riparte da ora a rifare la squadra - annuncia il diesse Sensi - siamo un po' indietro con le trattative, prima ci sarà da vedere chi sarà riconfermato, chi non lo sarà e chi vorrà andare via (come il difensore Del Sorbo che ha già lasciato i biancorossi firmando per la Larcianese)". Se come si vocifera andasse in porto il ritorno dell'Eccellenza a 2 gironi, i valdinievolini potrebbero essere inseriti nel girone ovest: se questo scenario tutto da confermare si realizzasse ci sarebbero tante avversarie nella zona mare pronte ad investire molti soldi per vincere o salvarsi. "Sicuramente vogliamo una squadra che se la giochi con tutte, forse non con grandi nomi ma con gente che dia l'anima per difendere la maglia del Ponte", sostiene mister Gutili mettendo in chiaro che servirà creare una rosa che abbia quella passione e quella dedizione mostrata in abbondanza dalla dirigenza per fronteggiare rivali di livello: "Noi siamo come l'Empoli della Valdinievole - afferma Sensi - vinciamo in Promozione e cerchiamo di salvarci in Eccellenza. Il presidente Toci ed io faremo una squadra che ci faccia stare tranquilli e che possibilmente ci faccia vedere quel bel calcio che si vede all'estero, non come in Serie A...".
