PISTOIASETTE

Progetti, ambizioni e fatti concreti: intervista in esclusiva al presidente della Worange Pistoia Michela Santo

  • SPORT
  • 14:19, 15/08/22
  • di Gianmarco Cherubini

Com'è noto da alcune settimane c'è una nuova società di calcio femminile. La Worange Pistoia, un club che riceve l'eredità di quella C.F. Pistoiese che, dopo stagioni difficili dal punto di vista economico e sportivo, venne messa in liquidazione a giugno. La nuova Worange, che come da un ideale passaggio di consegne, esibirà sulle proprie maglie il classico colore sociale arancione, dovrà ripartire da zero con la prima squadra e dovrà ricostruire il settore giovanile; ma anche se presumibilmente questa sarà una stagione di apprendistato le ambizioni non mancano di sicuro. Come infatti ci spiega la presidente del club Michela Santo (figlia di Luigi Santo, portavoce del pool di imprenditori promotori del nuovo stadio a Pistoia) la Worange Pistoia si muoverà piano piano su tutti i fronti per poi arrivare a puntare obiettivi più importanti.
Presidente, come nasce la Worange Pistoia?
Tutto è nato dalla volontà, dall'idea di fare qualcosa di nuovo che possa aiutare la società pistoiese e che possa andare a migliorarsi passo dopo passo. Abbiamo fatto alcune scelte, come quella di un gruppo prevalentemente al femminile con me alla guida e una persona dal ruolo istituzionale come Lida Bettarini alla vicepresidenza. Volevamo dare un carattere al femminile; oltretutto è a me caro, visti i miei impieghi nel campo dell'assistenza sociale alle donne ed agli adolescenti.
Di fatto Lei è la prima presidente nella storia della Worange Pistoia, questa cosa che sensazioni le fa provare?
All'inizio è stato un po' strano, d'altronde si tratta di un ruolo che dà tanta responsabilità. Sicuramente mi fa molto molto piacere; spero quindi di essere all'altezza e di poter dare il mio contributo in questo progetto che ho sposato con tanto entusiasmo.
Abita lontano da qui, ma grazie a suo padre ed alla sua famiglia conosce bene questa città: che rapporto ha con Pistoia?
Intanto io sono nata qui a Pistoia come il babbo, ma vivo e lavoro in Emilia. Non solo è la mia città natale ma è un posto che adoro alla follia e mi porto sempre nel cuore, ci torno sempre volentieri quando ne ho la possibilità. Le dico che ho sposato questo progetto anche per questo: è vero che sono lontana da questa città, ma così mi sento più vicina.
Anche se la vostra società è nata molto velocemente ed in poco tempo ci sono già degli obiettivi che volete raggiungere in questa stagione del debutto, sia dal punto di vista societario che sportivo?
Grazie anche agli ultimi importanti acquisti nel team, come il direttore generale Andrea Mangoni ed Augusto Spampani, stiamo ricreando un nuovo assetto che ci aiuti ad evolvere professionalmente. Gli open day che organizzeremo a settembre saranno il primo passo ufficiale, speriamo che ci diano fiducia e che mettano in mostra le nostre qualità. Gli altri passi ci aiuteranno a consolidare l'assetto tecnico, a dare credibilità alla società e ad imbastire i percorsi per tutte le fasce d'età.
Il vostro progetto prevede prima squadra e settore giovanile, è così?
Sì; oltretutto istituiremo una scuola calcio per le bimbe, di cui vado orgogliosa. Il nostro è un progetto per la città: vogliamo essere vicini alle famiglie e dare un'opportunità alle giovani ed alle bambine, a partire dall'open day di settembre. Tutti questi sono stimoli in più che ci aiutano ad andare avanti, sempre passo dopo passo, e per ora posso dire che stiamo facendo un buon lavoro.
Ma, guardando più a lungo termine, c'è un sogno nel cassetto che voi vorreste realizzare in futuro?
A lungo termine speriamo di sicuro nella crescita della prima squadra; diciamo che tutti ci auguriamo di arrivare al vertice. È vero che siamo un progetto nato da poco, che vogliamo fare piccoli passi uno alla volta e che puntiamo a creare qualcosa di solido; ma sicuramente tutti nel cassetto abbiamo quel sogno lì e mi auguro che riusciremo a realizzarlo. Abbiamo investitori importanti con noi, le risorse ci sono, l'entusiasmo c'è, stiamo creando un team forte e capace e di certo la passione non ci manca: speriamo bene, per il nostro presente ma anche per il nostro futuro. 

Gianmarco Cherubini
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