PISTOIASETTE

100 anni di Larcianese: un secolo di storia tra passato, presente e futuro

  • SPORT
  • 15:05, 03/09/22
  • di Gianmarco Cherubini

È una di quelle serate che gli appassionati di sport di Larciano difficilmente dimenticheranno per lungo tempo. Una grande festa che ha riunito insieme per una notte gran parte dei cittadini sotto un'unica bandiera, quella viola. Un evento preparato per mesi e mesi e che è riuscito nell'intento di celebrare un secolo di storia pieno di eventi, personaggi, gioie, trionfi, delusioni e piccole grandi soddisfazioni. Cent'anni di calcio: un traguardo così incredibile che risulta difficile da raggiungere anche per i professionisti; figurarsi per una società che, pur essendo sempre rimasta tra i dilettanti, è un fiore all'occhiello del panorama sportivo toscano oltreché pistoiese. Si è dunque svolta nella serata di venerdì 2 settembre nella centrale piazza Vittorio Veneto la celebrazione del Centenario dell'Unione Sportiva Dilettantistica Artigianato ed Industria Larcianese. Tanti sono stati i giocatori, allenatori e dirigenti del passato che sono saliti sul palco a ricordare i momenti che hanno vissuto all'interno del club viola ed a raccontare gli aneddoti che hanno fatto grande la storia della società. A fare gli onori per la società è stato l'attuale presidente della Larcianese Giancarlo Carbone, mentre tra gli ospiti d'onore in prima fila erano presenti, insieme al sindaco del Comune Lisa Amidei, il presidente del Comitato Regionale Toscana Figc Paolo Mangini, il consigliere regionale Figc Stefano Riccomi ed il delegato provinciale Roberto D'Ambrosio: "Ringrazio tutti per essere qui, è incredibile per la storia della società e della città riuscire a realizzare un evento del genere - sottolinea il presidente Carbone - sono contento di aver rivisto tanta gente, tra cui miei ex-giocatori ed idoli del passato. Tutto questo è stato possibile per una cosa che contraddistingue la Larcianese da cent'anni: prima ancora di essere una società la Larcianese è un gruppo di amici e continua oggi a esserlo". Il presidente del Crt Mangini celebra la storia della Larcianese: "Su questo palco ho visto passare personaggi, grandi gioie, soddisfazioni ed emozioni. Cent'anni non sono cosa da poco ed era doveroso essere qui"; mentre il sindaco Lisa Amidei ringrazia tutti i volontari che negli anni hanno dato il loro contributo alla squadra: "La Larcianese è la nostra squadra del cuore e questa è davvero la festa di tutti noi". Tutto l'evento si è svolto intorno alla presentazione del libro 'Un secolo viola - Larcianese regina di coppe', ideato dai giornalisti Massimo Mancini e Carlo Fontanelli e al cui interno si trova una raccolta completa di tutte le rose, tutte le partite e di tutte le stagioni giocate. Attorno a ciò che si racconta nel libro, sono stati chiamati in causa e premiati per le loro gesta e per il lavoro i protagonisti di ogni epoca. Si parte dagli anni '50, periodo in cui la squadra era denominata 'Romeo Menti Larciano' in onore del giocatore del Grande Torino, proseguendo con gli anni '60, nella quale emergono le prime figure storiche dentro e fuori dal campo come il dottor Silvio Galli, Giorgio Meacci, Nello Magrini, Luciano Mazzei e Renzo Bartolini. La vittoria della Seconda Categoria nel '70 dà il via alla prima epoca d'oro, che culminerà con la finale persa di Coppa Italia Dilettanti, giocata nientemeno che allo stadio Olimpico di Roma: è la squadra di Idilio Cei, portiere professionista ed allenatore viola a cui è intitolato lo stadio di Larciano. Gli anni '80 segnano una fase di crisi sportiva e soprattutto finanziaria, in cui grazie al lavoro di dirigenti come Arcangelo "il veneto" Gaspari e Romano Monti si riesce ad evitare la fine del progetto Larcianese. La presidenza della società passa ad inizio anni '90 a Piero Niccolai, grande attaccante del passato del club, e ad Alessandro 'Cocco' Alderotti: sotto la loro guida arrivano tre promozioni consecutive in tre anni ed il debutto in Eccellenza. Nel 1997-98 la Larcianese raggiunge il risultato più prestigioso della propria vita: la vittoria della Coppa Italia Dilettanti contro il Campobasso; essa fu preceduta dall'ancora più storico trionfo nella Coppa Italia d'Eccellenza ai rigori contro lo Squinzano, dove il penalty realizzato da Elvio Pucci valse la prima indimenticabile promozione in Serie D. Nell'epoca d'oro del duo Niccolai - Alderotti si susseguono sulla panchina di Larciano allenatori storici come Romano Marinai, Franco Melani e Brunero Bianconi. I viola resteranno per sette anni in questa categoria, per poi retrocedere nel 2005 e fare la spola fino al giorno d'oggi tra Eccellenza e Promozione, dove si trova tutt'ora; nel frattempo però la Larcianese ha continuato il suo ruolo di 'regina di coppe' (da qui il titolo del libro) perché sono arrivati altri due trofei in bacheca: la Coppa Italia regionale di Promozione 2012 sotto mister Paolo Tognarelli e la Coppa Italia regionale d'Eccellenza 2016 con mister Andrea Petroni in panchina.

È così che si arriva infine alla stagione 2022/23, dove la squadra sarà impegnata nel girone A della Promozione Toscana e dove essa spera di esercitare un ruolo di assoluta protagonista. Sale dunque sul palco la rosa dei giocatori al completo, assieme ad essa viene presentata la bellissima maglia celebrativa con cui i calciatori larcianesi giocheranno in campionato: è bianca con inserti viola ed il logo del Centenario in bella vista. Come già detto, per questa stagione l'obiettivo di provare a tornare in Eccellenza è piuttosto chiaro e la dirigenza si è mossa sul mercato in tal senso, confermando il blocco fondamentale della formazione arrivata terza lo scorso anno ed inserendo intorno ad esso innesti di indubbio valore in tutti i reparti: "Siamo testimoni di questa bella serata che ci aiuta a capire la storia della Larcianese, per noi che siamo il presente siamo responsabilizzati ed orgogliosi di farne parte - sostiene mister Maurizio Cerasa - vogliamo continuare la storia della Larcianese mettendoci tanta serietà, competenza e cultura del lavoro". Tra i premiati della serata c'era anche l'attuale capitano Nicola Pinto, che alzò al cielo le ultime due Coppe regionali vinte dai viola: "La squadra si sta allenando bene dal primo giorno e ci vogliamo togliere delle soddisfazioni per noi e per la società che ci ha dato fiducia; poi si sa che il campo dirà la sua, ma noi vogliamo migliorare il terzo posto dell'anno scorso ed ho detto tutto. . . . La Coppa alzata? Motivo di grande soddisfazione".

Ci sarebbero molte altre storie, imprese ed aneddoti da raccontare di questo secolo di storia: per esempio quella volta che nel 1954 il mediano viola Cappellini svenne dopo un contrasto duro sul campo di Castelfranco, venne portato in ospedale, si riprese e fu riportato in macchina al campo per finire la partita. Si può parlare dell'aggressione subita, durante la cavalcata in Coppa del '75, da tutta la squadra a Frattamaggiore da parte dei tifosi della Frattese; oppure si può parlare, nella finale dell'Olimpico dello stesso anno, del tentativo di rubare la maglia numero 10 viola da parte dei tifosi della Fiorentina spacciandola per quella di Giancarlo Antognoni (si stava per giocare sullo stesso campo la finale Fiorentina - Milan di Coppa Italia). Si può parlare della vittoria del '98 e di come, nella finale contro lo Squinzano, Bargellini chiese il cambio perché era sicuro di andare ai rigori e che avrebbe sbagliato il suo, visto che li aveva sbagliati tutti in allenamento, ed al suo posto entrò Pucci, che segnò il rigore decisivo. Si può parlare dell'allenatore Brunero Bianconi, che raggiunse il punto più alto del club in Serie D (quinti nel 2002-03) facendosi fare la formazione da un tifoso tutti i venerdì al bar. E poi si può parlare dei derby: quanti derby contro la Lampo, il primo risale secondo gli storici al 1937! Dapprima amici e poi arcinemici, ci fu pure un tentativo di fondere le due società: "Mi sentii con il presidente della Lampo e gli chiesi di fare una squadra sola per le due città - racconta lo storico dirigente Piero Beneforti - lui accettò e io proposi di fondere i nomi delle due squadre: per la Lampo 'La' e per la Larcianese 'rcianese'. Risultato: 'Larcianese'. . . ." Con una passione ed uno spirito simile si può solo andare avanti, anche per altri cent'anni.

Gianmarco Cherubini
Gianmarco Cherubini

SPONSOR

In evidenza

100 anni di Larcianese: un secolo di storia tra passato, presente e futuro
100 anni di Larcianese: un secolo di storia tra passato, presente e futuro
100 anni di Larcianese: un secolo di storia tra passato, presente e futuro