Foto di Elena Meoni
Passano le ore e manca sempre meno al primo impegno della
Herons fuori dalle mura amiche di questo Girone A di Serie B. Montecatini
infatti arriverà in casa di una corazzata di questo campionato, fresca di una
vittoria roboante in quel di Piombino e una semifinale di Supercoppa contro
Orzinuovi sul punto a punto: 3G Electronics Legnano Knights. Non sono certo gli
ultimi arrivati i lombardi, che militano costantemente nelle zone alte della
classifica e saranno un ostacolo serio per tante realtà del campionato,
prossimi proprio la Montecatini sponda Herons. Per fare un punto sulla stagione
appena iniziata e la seconda gara di campionato, ormai alle porte, siamo andati
a trovare al PalaTerme l’architetto degli aironi, Federico Barsotti, e uno dei
volti noti della squadra, Dominic Laffitte.
Così il tecnico termale ha presentato la difficile trasferta
di domenica al PalaBorsani: “Legnano ha dimostrato in questa prima parte di
stagione di essere una delle serie candidate ad essere protagonista di questa Serie
B. Sono arrivati alle Final Four della Supercoppa, hanno uno status di salute
molto buono e sono in grande forma. Vederli giocare, sinceramente, è
impressionante, soprattutto per la capacità che hanno di stare ordinati in
campo. Hanno molta esperienza, hanno mantenuto l’allenatore e i giocatori
fondamentali dell’anno scorso, migliorando ulteriormente il roster. In questo
momento Legnano è sicuramente un avversario sopra la media e per noi può essere
un ottimo test perché non è l’unica squadra ad avere maggiore esperienza e talento
di noi, con obiettivi chiaramente diversi. Questo ci permette di trovare un
sistema di gioco nella gara secca per trovare soluzioni e possibilità maggiori affinché
ce la possiamo giocare con questo tipo di avversari. Non possiamo affidarci ad
una pallacanestro canonica perché vincono sicuramente loro. Sarà certamente un
bel tagliando dopo due mesi di attività, andando subito in un campo difficile,
con tanto pubblico. Vogliamo andare là per figurare bene, giocarci le nostre
carte e cercare la vittoria. Sappiamo di avere qualità e possibilità per farlo;
indipendentemente dal risultato vogliamo che questa sia una tappa di crescita
importante per la nostra stagione”.
Step by step, i ragazzi di Barsotti stanno mostrando di saper
creare una chimica di squadra sempre più efficace e fluida agli ordini del
proprio allenatore. Così il coach ha parlato riguardo ai passi in avanti del
suo gruppo: “Stiamo crescendo di settimana in settimana, allenamento dopo
allenamento. Personalmente speravo di essere un po’ più avanti ma io sono fatto
così per natura. Sono uno che tende al massimo possibile perché ho scelto
questi ragazzi uno ad uno, vedendo in loro un potenziale inespresso. Pochi di
loro sono giocatori affermati nella categoria ma io credo in loro ciecamente e
vedo un potenziale enorme. Cercherò di farli crescere e metterli insieme allo
stesso tempo, sono molto soddisfatto del lavoro fatto fin qui. Purtroppo
abbiamo avuto molti contrattempi che non ci hanno permesso di andare avanti
normalmente. Siamo quasi al completo però abbiamo alcuni acciacchi che limitano
la prestazione massima, non permettendoci uno sviluppo lineare della
preparazione del gruppo. Tuttavia un passo alla volta arriveremo in alto perché
so di avere un gruppo di bravi ragazzi, di talento, che hanno voglia di giocare.
Starà a me cercare di farli andare ogni giorno oltre i propri limiti”.
È sotto gli occhi di tutti il grande balzo in avanti che si
è fatto dall’anno scorso sul parquet, dove è aumentata a dismisura l’intensità
e la qualità in ogni parte del campo. Dopo gli impegni di Supercoppa e la prima
di campionato contro Langhe Roero, queste sono le impressioni di Federico
Barsotti: “La Serie B è una categoria durissima, di un livello e mezzo, almeno,
più alto della C Gold. Questo lo sapevamo ma nonostante questo mi sono fidato
di alcuni ragazzi che erano nel roster della scorsa stagione e mi stanno
ripagando tantissimo. Stanno trasmettendo agli altri quello che vogliamo fare,
dalla cultura del lavoro al modo di stare in palestra. Quest’estate abbiamo
guardato prima alla qualità umana che a quella tecnica, facendo molta selezione
e trovando tutte persone disponibili a fare questo passo in avanti. Prima lo
facciamo, prima arriveremo al nostro massimo potenziale, consapevoli che ci
vorrà molto tempo sia per noi che per le altre squadre. I nostri ragazzi hanno
la cultura del lavoro, chi più chi meno; sono certo che i secondi si
adegueranno in fretta, per poi fare una crescita importante”.
Un’ultima considerazione la merita la meravigliosa cornice
di pubbliche che ogni settimana accompagna la Herons al PalaTerme, in più
freschi di un traguardo importantissimo di oltre 300 abbonamenti per la
stagione 2022/23. Un affetto che non è certamente passato inosservato al coach:
“Sono rimasto stupefatto dalla prima amichevole, dove sono state tantissime le
persone presenti. Anche domenica abbiamo affrontato una partita non di alto
richiamo, ma eravamo circondati da tantissime persone. Abbiamo fatto una grande
campagna abbonamenti, con numeri impressionanti, nonostante ci fosse un’altra
società sul territorio. Noi siamo consapevoli dell’ambiente che ci circonda e
io in particolare mi sento con grandi responsabilità addosso perché ho scelto il
progetto Herons quando era ancora solo un pensiero. Per questo pretendo il
massimo da tutti, a volte sembra anche in modo esagerato, perché voglio
tagliare il traguardo di dove sappiamo dover arrivare”.
Per il gruppo squadra è stata una delle stelle della scorsa
stagione e di quella in corso, Dominic Laffitte, a fare un punto sul primo
impegno casalingo di domenica scorsa contro i piemontesi: “Mentalmente siamo
sempre stati pronti, anche quando la partita sembrava mettersi male, con
qualche loro canestro a fila, non ci siamo mai buttati giù. Dobbiamo sempre
pensare di essere più forti, utilizzando la nostra grinta e la difesa
aggressiva. Questi aspetti ci hanno permesso di vincere domenica”.
Chiusa una porta, si apre un portone. E che portone! Legnano
è sicuramente una delle teste di serie del campionato e anche Dominc questo lo
sa bene: “Legnano è una squadra molto esperta, mentre noi veniamo da un’altra
categoria e siamo al primo anno in Serie B. Tuttavia anche noi abbiamo dei
giocatori che hanno già militato in Serie B: sarà una partita tosta ma siamo
sicuri di essere pronti nonostante sia solamente la seconda gara del campionato”.
Anche il folletto rossoblù si è reso conto dell’altezza
smisurata del gradino che divide la C Gold da questa Serie B. “Il livello,
rispetto all’anno scorso, si è alzato molto -ha commentato Laffitte- Ci
aspettavamo un girone difficile e il nostro coach ci ha preparato mentalmente a
tutto questo fin dall’inizio, dicendoci di dare tutto fin dall’inizio e
rimanere sempre attenti, partita dopo partita”
Un gruppo che piano piano sta prendendo forma e il play
termale sembra capire bene le ragioni di inserimento dei nuovi arrivi, proprio
perché l’anno scorso ha sentito le stesse sensazione sulla propria pelle: “Sia
i vecchi che i nuovi hanno giocato in Serie B, quindi conoscono bene questa
categoria. I nuovi arrivati stanno facendo quello che facevo io lo scorso anno:
provare ad inserirsi nel sistema del coach, molto diverso dalle altre squadre,
il prima possibile. Personalmente penso che stia imparando ancora molto e cerco
di ascoltare i giocatori più esperti per trarne qualcosa di importante”.
Infine, Dominic Laffitte è stata sicuramente una delle belle
scoperte della scorsa stagione di Montecatini, divenendo un’arma essenziale nei
momenti più bui della partita, dove ai suoi compagni serviva un guizzo, una sua
giocata imprevedibile per tutti: compagni e avversari. Per questo Dominic ci ha
raccontato i tre momenti chiave della sua esperienza termale fino ad oggi: “Il
primo sicuramente è stato la trasferta in campionato contro la Virtus Siena,
dove il coach mi ha chiesto nel terzo quarto di provare a sbloccare una partita
non semplice. Lì mentalmente mi sono sentito subito pronto e nella partita, da
quel momento mi si è aperto qualcosa nella testa, qualcosa che mi ha fatto dire
che io potessi giocare in questa lega con questa squadra. Il secondo momento
invece è quello di gara 2 a San Miniato contro Gema, dove sono entrato per
dimostrare che potessi giocare una finale nonostante sia un under al primo
anno: volevo far vedere quello che valevo, nonostante fossi l’ultimo arrivato,
dagli Stati Uniti, in un contesto nuovo. L’ultimo, ovviamente, in gara 5 quando
è finito il tempo, Casoni ha lanciato la palla in aria e ci siamo abbracciati tutti
insieme, felici di aver centrato l’obiettivo”.