Il 13/10. È stata questa la data scelta dalla società Herons
per presentare il nuovo, pesante, importante main sponsor della società. Numeri
banali per i più, storici per altri. Sì, perché come ricordato dal Responsabile
della comunicazione dei rossoblù, Filippo Laico, il 13 era dietro la canotta di
Andrea Niccolai nella grande Montecatini di fine anni ’90, insieme all’altro
numero chiamato in causa, il 10 dell’altra colonna portante, Mario Boni. Così è
iniziata la presentazione di FABO di Maurizio Fagni al Grand Hotel Croce di
Malta, come nuovo sponsor degli aironi per la stagione corrente e quella che
verrà, un’autentica eccellenza del territorio della Valdinievole e la Provincia
di Pistoia tutta, almeno. L’azienda nacque nel 1971 dal padre di Maurizio,
Anselmo Fagni, il quale fu l’ideatore dell’azienda larcianese che oggi può
contare un fatturato ben 54 milioni, 150 dipendenti negli stabilimenti
giganteschi dell’azienda, leader nel mercato dei nastri autoadesivi. Il
matrimonio tra Herons e FABO è la lieta novella di giornata, la quale permetterà
uno sviluppo importante della società e delle già ambiziose mire di conquista degli
aironi che sognano dentro e fuori dal rettangolo in parquet. Al tavolo per
annunciare l’ingresso dell’azienda della famiglia Fagni nella società cestistica
termale erano presenti il già citato Filippo Laico, Maurizio Fagni, vertice di
FABO, il Presidente degli aironi, Andrea Luchi, e due volti centrali del gruppo
squadra: capitan Natali e coach Barsotti.
È stato il dirigente d’orchestra della Herons, Andrea Luchi,
ad iniziare con queste parole la conferenza stampa di presentazione del main
sponsor: “Oltre agli sponsor di maglia abbiamo sfondato il tetto delle 70
aziende con noi, questo ci inorgoglisce e ci responsabilizza considerando i
pochi mesi di vita di questa società. Abbiamo creato questo progetto con grande
serietà, responsabilità e dedizione al lavoro, ingredienti principali del
nostro club. Quest’estate abbiamo fatto un upgrade di altri sponsor. Oggi entra
nella nostra famiglia FABO. Voglio ringraziare in particolare Samuela e Maurizio Fagni, insieme
alla loro famiglia, che è una delle eccellenze del territorio: noi vogliamo
valorizzare tutto il territorio della Valdinievole. Rappresentiamo ovviamente
Montecatini e i colori rossoblù ma siamo attenti a tutto il territorio. Stiamo
lavorando per riportare Montecatini e la Valdinievole nei palcoscenici che le
competono, non sarà facile per il tanto lavoro da fare ma riteniamo di aver
fatto i passi giusti e aver creato una grande squadra. Domenica, pur perdendo,
abbiamo assistito ad una grandissima prestazione a Legnano, prendendoci i
complimenti anche dagli avversari. L’azienda è strepitosa, ci inorgoglisce e ci
responsabilizza, tramite un accordo biennale, dando un segnale allo sviluppo
del progetto Herons. Aver scelto un’azienda come FABO, che rappresenta al
meglio il nostro territorio, è stata una motivazione in più per viaggiare in
questa direzione”.
Maurizio Fagni per FABO ha poi mostrato l’immenso piacere di
poter collaborare ad un progetto ambizioso come quello degli aironi rossoblù: “Il
basket e Montecatini per me rappresentano la città, sono dentro di me. È quindi
un motivo di orgoglio far parte di questa società perché la riconduco a quella
storica della città. Conosco alcuni membri della società e sono sicuro di
essere in un ambiente sano, in ordine, lavorando e vincendo da squadra. Spero
di rappresentare al meglio i colori per cui ho tifato per anni ed ho nel cuore.
Speriamo di poter estendere il nostro rapporto anche oltre il limite dei due anni”.
Da oggi quindi la società avrà il nome di FABO Herons
Montecatini. Uno step in avanti, di grande rilievo per una realtà dalle
ambizioni certamente in grande crescita.
Il coach, Federico Barsotti, ha proseguito poi con parole
che sanno di legame tra cultura della società fuori e dentro il campo di basket:
“Mi riallaccio alla parola continuità. Riuscire a lavorare con progettualità e
senza grandi proclami è stata una delle mosse vincenti della scorsa stagione.
Abbiamo fatto un mix di giovani e veterani, guardando al futuro, come abbiamo
sempre fatto. Il 99% delle persone nascono nella media, il compito della nostra
squadra è quella di elevarsi grazie alla cultura del lavoro. Nessuno di noi è
il salvatore della patria ma tutti insieme, lavorando, potremo arrivare a
grandissimi risultati. Alla fine vincerà non chi avrà più fortuna ma chi ha lavorato
meglio”.
Infine il giro del microfono è terminato con il capitano
della Herons, il termale Nicola Natali. Così il numero 8 rossoblù ha parlato
della società di cui ha sposato il progetto quest’estate: “Da capitano e da
montecatinese sono grato e orgoglioso di quello che stiamo facendo con questa
maglia. Uno dei motivi principali che mi ha portato alla scelta della Herons è
stato sicuramente il progetto e l’ambizione, con tante aziende che ci hanno
sostenuti, sentiamo molto il peso di dover onorare la maglia ogni domenica”.
Infine è stato il Presidente Luchi a mostrare il grande
stupore personale per gli immensi passi in avanti fatti in questi primi mesi
della società da lui condotta: “Mi immaginavo che tutto ciò accadesse in tre
anni, invece sono bastati 14 mesi di grande lavoro. Il messaggio che bisogna
passare ai giovani è che i traguardi vadano perseguiti, sudati e lavorati. FABO
dimostra di essere in linea con questa mentalità, dove hanno cicli di lavoro da
24 ore di fila, emblema della cultura del lavoro. I nostri giocatori ingaggiati
sono messi a conoscenza di una carta etica dei valori e della cultura del
lavoro di questo club, la prima è possibile vederla anche sul sito. Non mi
sarei mai aspettato simili traguardi ma sono altresì consapevole che nessuno ci
abbia regalato niente. Dobbiamo continuare di dimostrare qualcosa a sé stesso e
poi agli altri”.