La vittoria mastodontica del Carnera ha riportato tanto
entusiasmo a Pistoia, sponda basket. Molti si sono esaltati per la convincente
prova del Carnera di capitan Della Rosa e compagni, esaltando il gruppo squadra
e lo staff tecnico condotto da Nicola Brienza. Il calore del pubblico non si è
fatto attendere e lo si è visto da una ritrovata fila al botteghino che non si
vedeva da tempo lungo via Fermi, uniti con l’intento di staccare un biglietto
per la prossima partita casalinga di domenica alle 18.00 nel derby con l’Umana
Chiusi degli ex (Bassi, Civinini, Iozzelli e, tornato pochi giorni fa in
Toscana, Daniel Utomi). Proprio per questo motivo il Pistoia Basket ha deciso
di allungare ancore l’apertura del botteghino anche a domenica negli orari
dalle 10 alle 12 e dalle 15 in poi. Un dato ulteriore di un entusiasmo che sta
tornando ai livelli di un tempo, trainato da un team che ha mostrato
attaccamento ai colori biancorossi e sacrificio per i propri tifosi.
Nella conferenza stampa di presentazione al derby toscano il
coach ha parlato così del ritorno agli allenamenti dopo la convincente vittoria
del Carnera: “I ragazzi hanno avuto fin da subito un ottimo approccio al
lavoro, senza rilassarsi dopo la vittoria di Udine. La concentrazione è al
massimo perché la partita contro Chiusi nasconde insidie più di quello che
racconta la classifica”.
Chiusi nei nomi è molto conosciuta a Pistoia. I numeri fin
qui riportati non hanno tuttavia ripagato le attese di coach Bassi e soci,
nonostante una prima parte di stagione difficile sulla carta e che, secondo il
rivale di domenica Nicola Brienza, non rispecchia la qualità del roster dell’Umana:
“Loro sono una squadra in difficoltà da un punto di vista di classifica ma
hanno avuto un calendario che ha falsato molto i loro numeri. Infatti hanno
perso a Rimini e Ravenna, in casa con Udine e Cento, a San Severo e Nardò all’overtime
e contro la Fortitudo al fotofinish. Va presa con la giusta attenzione perché
la squadra si è allenata bene ed ha giocatori importanti come Medford e Utomi
che conosciamo benissimo. Bisogna stare molto attenti e ci sono molti ex che vorranno
fare una performance di alto livello, sia Daniel che lo staff stesso. Ci sono
già fin troppi ingredienti per dire che questa sia una partita dalla massima
attenzione”.
Di fronte a Chiusi però si presenta una Pistoia che vola
sulle ali dell’entusiasmo dopo i tanti campanelli di allarme positivi che
questa stagione ha fin qui regalato: “Anche loro affronteranno alcune problematiche
incontrandoci, ma bisogna dare il giusto valore e rispetto agli avversari. Sono
sicuro che dalle prossime settimane si prenderanno soddisfazioni e tra non
molto troveremo una squadra in piena salute rispetto a quello che ha raccontato
il campionato fin qui”.
Interessante è vedere come i biancorossi di Brienza abbiano
in programma i test più difficili, sulla carta, in trasferta nel girone di
andata (Forlì, Udine, Cento e Fortitudo) e in casa nella seconda parte del
campionato. Cosa ne pensa il tecnico della Giorgio Tesi a riguardo? “Udine ha
il calendario opposto al nostro. Questa particolarità c’è ma gli do la giusta
importanza. Nel girone di ritorno però le partite in trasferta avranno una
valenza doppia e sicuramente per noi è un vantaggio poterle affrontare in casa
nostra, con i nostri tifosi. In più credo che sarà importante anche affrontare
gli avversari con una crescita di un certo tipo e una mentalità diversa,
consapevoli che ci saranno altre formazioni che si giocheranno la propria
stagione nella parte alta o bassa della classifica”.
Domani Pistoia cercherà di vincere per confermare i segnali
positivi di Udine. Da dove si riparte, sul campo, per portare a casa altri due
punti e l’imbattibilità del PalaCarrara? Queste le parole di Brienza: “Noi
partiremo anche domani con il nostro marchio di fabbrica: la difesa. Da lì
dovremo conquistare le nostre partite e le nostre vittorie. Udine è stata una
bellissima tappa che ci dà euforia e voglia di venire in palestra. Se avessimo
perso con Udine non sarebbe comunque cambiato il nostro percorso”.
In questa primissima parte di campionato abbiamo visto una
Giorgio Tesi Group molto convincente nel gioco e nella forza dei singoli.
Questo sicuramente può essere legato ad una crescita esponenziale del gruppo
dello scorso anno, che ha visto far fare il salto di qualità a tanti
interpreti. “Sono tantissimi ancora i margini di miglioramento dei miei ragazzi
-ha infatti affermato Nicola Brienza- L’anno scorso eravamo la squadra più
giovane del campionato per età media, almeno del nostro Girone. Adesso presumo
che siamo sempre sullo stesso piano, ringiovanendo ulteriormente. Questo
dimostra che la linea del club, di far migliorare i nostri giovani, stia
ottenendo i frutti che volevamo. Ad esempio Del Chiaro faceva fatica in alcune
situazioni lo scorso anno, mentre quest’anno le sta limando per crescere
ulteriormente. Questo vale per tutti ma per i giovani ancor di più”.
Infine sono molti quelli che gridano già all’A1 e al sogno
promozione. L’idea dell’allenatore però è completamente diversa, preferendo
mire che guardino ad un passo dopo l’altro e non a salti fuori dall’immaginabile.
Il messaggio è chiaro: proseguire col progetto e vedere fin dove si arriva. Brienza
ha sintetizzato appunto con queste parole: “Onestamente non ci penso. Io sono
una persona con grandi ambizioni e vorrei vincere sempre. Questo è il mio
obiettivo personale ma anche la squadra penso abbia la medesima mentalità. Le
prestazioni che abbiamo fatto sono benzina sul fuoco da alimentare ancora. Sono
le sensazioni che viviamo noi dentro lo spogliatoio e cerchiamo sempre di alzare
l’asticella dei nostri limiti. Potrebbe capitare anche che fai delle grandi
prestazioni contro le big e poi perdi un filotto di partite con squadre
decisamente più alla portata, quindi dobbiamo pensare partita dopo partita
senza puntare ad obiettivi ad oggi lontani”.
