Poteva
essere un altro grandissimo giorno e l’avvio di gara sembrava suggerirlo ancor
di più. Non si può certo pensare però di poter battere l’Olimpia Milano come se
fosse una cosa facile: la profondità e la qualità del fenomenale roster a
disposizione di coach Ettore Messina ha avuto la meglio su un’Estra Pistoia, alla
quale non sono bastati lo spirito guerriero dei suoi giocatori e l’aiuto del
pubblico. Se all’andata in Lombardia i biancorossi avevano incredibilmente
prevalso di 6 punti, oggi con lo stesso margine è arrivata la rivincita delle
scarpette rosse (che erano pure senza il suo miglior giocatore, Mirotic): 72-78
è il risultato finale. Il trio Moore-Willis-Varnado ha dato spettacolo, ma se
dall’altra parte ce ne sono 12 che possono fare le stesse assurde cose, non c’è
via di scampo: in questo caso sono bastati due lampi, contro ogni possibile
previsione, di Shields e addio sogni di gloria. Un appunto doveroso però va
fatto: mai come in questa sfida gli arbitri hanno sfavorito la causa pistoiese
ed è stato palese a tutti; così si umiliano gli sforzi delle società e delle
squadre che s’impegnano sempre al 110% per i loro obiettivi.
CRONACA
Una super-squadra
milanese affronta un’avversaria temibile in una partita che potrebbe dire molto
sul proseguo della stagione di entrambe. No: non stiamo parlando di Inter-Juve,
ma di Pistoia-Milano. E’ la partita più prestigiosa che il PalaCarrara possa ospitare in questa stagione e come facilmente prevedibile è tutto esaurito sui
gradoni del palazzetto. L’Estra ha qualche chance concreta di giocarsela? Beh sì, se ha vinto ad Assago, perché non riuscirci anche stasera. Certo però di
fronte c’è un 'nemico' che si presenta qui con gente del calibro di Melli, Napier, Shields,
Maodo Lo: attenzione sono atterrati gli alieni a Pistoia. L’Armani però non sta facendo bene
né in Serie A né in Eurolega e per questo che sognare non costa, specie con una
squadra così valorosa come quella di coach Nicola Brienza. Dopo una
presentazione da brividi, via al match dei sogni. Si spara un po’ a salve nelle
prime conclusioni, con i locali che si sbloccano con un ormai ritrovato Varnado
e anche con Willis. Per ora ciò che si nota in particolare è il livello dell’intensità:
clamoroso in entrambe le metà campo. Siamo solo nel primo quarto ma il pubblico
è già caldissimo, così Moore decide di ripagarlo col canestro dell’anno mettendola dentro da metà campo con fallo di Napier. Le notizie migliori comunque
arrivano dalla difesa dove i durissimi contatti e la fisicità di Milano la esaltano, e da un
Willis che da 3 sembra tornato quello infallibile di un mese fa: 12 punti nei
primi 10’ per lui. Risultato a fine primo quarto: 24-21. Inizio di seconda
frazione non all’insegna del buon basket, la palla schizza tra le mani dei
cestisti come un’anguilla. Le scarpette rosse giocano d’esperienza e passano in
vantaggio con le triple di Ricci e Tonut. Momento difficile per Pistoia, che
soffre i contatti duri (troppo?) degli ospiti e la quantità di palle
perse aumenta. Non sta facendo bene Ogbeide, che però non si dimentica di aggiornare la
collezione personale di giocatori posterizzati: dopo Akele la scorsa settimana,
oggi tocca a Tonut. Bomba di Varnado, ma un iperattivo Maodo Lo porta gli
ospiti a +8. I campioni d’Italia in carica non sono ancora in fuga, ma stanno
disorientando l’attacco dei padroni di casa con una vera e propria muraglia
nella propria area piccola. Risultato a fine secondo quarto: 33-41.
Le giocate
più spettacolari le ha fatte Pistoia, ma la differenza la fa la continuità che
al momento è appannaggio di una fin qui intelligente Olimpia Milano. Si torna
sul parquet con l’appoggio a tabellone di Melli, seguito da Willis. Occhio però
perché Varnado e Willis non sbagliano più da 3; Napier risponde facendosi perdonare
i troppi errore nei passaggi ma lo stesso Moore, che ne ha commessi più di
lui, controbatte sempre da 3: è un duello in stile western tra i due. Dopo la
tripla di Willis, gli sfidanti si ritrovano uno contro uno in contropiede:
vince Moore. Sorpasso Estra: Varnado è un giocatore disequilibrante, rimbalzo
offensivo vincente prima e schiacciata poi. Nell’inferno del PalaCarrara
Shields e Voigtmann senza paura giocano d’astuzia: si va verso un altro finale
in volata. Risultato a fine terzo quarto: 56-57. Non si era ancora visto Hall:
due canestri di talento puro e, con l’aiuto di Ricci, l’inerzia torna a favore
dei meneghini; nel frattempo il pubblico ha perso la pazienza nei confronti dei
fischi arbitrali quasi mai in proprio favore. Milano è piena di campioni:
Shields è certamente tra questi, bomba sullo scadere dei 24 in faccia a Wheatle.
Ancora Shields dopo il canestro e fallo di Moore, poi mani nella retina per
Melli: Pistoia le ha provate tutte, ma non è abituata a giocare ai ritmi da
Eurolega che Milano ha imposto per tutta la partita. Con un ultimo quarto
gestito da grande squadra quale è Milano chiude il discorso e si
porta a casa due punti in classifica con il punteggio di 72-78.
TABELLINO
ESTRA
PISTOIA – EA7 OLIMPIA MILANO 72-78 (24-21, 9-20, 23-18, 16-21)
ESTRA PISTOIA:
Willis 17, Della
Rosa 0, Moore 21, Metsla NE, Saccaggi 0, Del Chiaro 0, Stoch NE, Varnado 20, Wheatle
5, Hawkins 6, Ogbeide 3. Allenatore: Nicola Brienza
EA7 OLIMPIA
MILANO: Lo 9,
Bortolani NE, Tonut 3, Melli 6, Napier 5, Ricci 9, Flaccadori 4, Hall 8, Caruso
NE, Shields 17, Hines 6, Voigtmann 11. Allenatore: Ettore Messina
Direttori
di gara: Roberto
Begnis, Denis Quarta, Michele Valleriani
Copyright
foto: Daniele Bettazzi