"Da quindici anni Uncem chiede che una parte dei pedaggi autostradali vada ai territori attraversati, Comuni e comunità locali insieme, per investimenti volti a mitigare impatto ambientale e per interventi su foreste, aree agricole e protezione climatica. Il disegno di legge annuale sulla concorrenza, che interviene sui pedaggi delle autostrade, non dimentichi e non accantoni questa istanza. Lo Stato sono anche gli Enti locali. Comuni insieme. E dunque servono azioni continuative dei concessionari. Il caso della A14 va replicato e sia modello. Qui il concessionario, dopo aver realizzato la nuova terza corsia fino ad Ancona, ha accettato l'invito dei territori, delle Unioni montane, a pagare la gestione e certificazione forestale nei territori attraversati dalla lingua d'asfalto. E non, come si banalizza tradizionalmente, a piantare nuovi alberi per compensare le emissioni. Investire sulla gestione forestale una parte dei proventi dei pedaggi è una buona via. Lo proporremo al Ministro Salvini in fase di concertazione sul ddl. Di certo i territori non possono essere spettatori. I Concessionari autostradali fanno enormi proventi. Ignorano sa sempre i territori attraversati. Ora si vada verso nuove regole. Parlando di incassi da parte dello Stato con tutte le sue articolazioni. Non solo il centro con Roma. Ma tutti i territori dove le strade a pagamento insistono". Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.