PISTOIASETTE

Diversi i temi affrontati Da Bini, Giani e Bonaccini a Santomato

  • POLITICA
  • 11:04, 17/09/22
  • di Corrado Ciampi

Il Partito Democratico torna a incontrarsi al circolo ARCI a Santomato, quest’anno consapevole dell’importanza e della difficoltà delle sfide che il partito si trova ad affrontare, prima fra tutte l’appuntamento elettorale del 25 settembre. Sono molte le persone che hanno deciso di partecipare alla festa de l’Unità di quest’anno anche per ascoltare i tre ospiti della serata ovvero il presidente della regione Toscana Eugenio Giani, il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, e la sottosegretaria ai rapporti con il parlamento e senatrice Caterina Bini. “Il PD punta sui programmi, punta su scuola, lavoro, sanità ed ambiente” ha esordito il presidente Giani al suo arrivo al circolo, ricordando come sia “il personale politico ad esprimere la consistenza della proposta”, soffermandosi molto sul tema energetico e della transizione, dichiarando come “la Toscana sia avanti con l’uso delle rinnovabili perché ad oggi il 50% del fabbisogno toscano è soddisfatto dall’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili” e che da tempo “il PD ha posto al centro della propria proposta politica il tema ambientale”.

Sanità, ambiente e ruolo dell’Italia nell’Unione Europea sono stati i temi maggiormente affrontati durante il talk, temi sui quali il PD si vuole far trovare pronto e che, stando alle parole del presidente Bonaccini, “sarà uno degli strumenti con i quali cercheremo di convincere gli indecisi”.

La prima questione affrontata durante il talk è stata però relativa alla presunta infiltrazione di finanziamenti russi nella politica italiana, questione sulla quale Giani ha ribadito secco che “chi in guerra prende soldi dal nemico è un traditore” facendo cenno all’ostilità russa nei confronti dei paesi europei a seguito della decisione dell’Unione Europea di schierarsi con l’Ucraina, mentre Bini ha ribadito con forza come il PD richieda trasparenza sulla questione e che sia accertata il prima possibile ogni eventuale responsabilità in quanto “è chiaro che la scelta, oggigiorno, è da che parte stare, se con l’Occidente o con la Russia”.

Alla domanda successiva riguardante la recente legge ungherese sull’aborto che obbliga le donne ad ascoltare il battito del cuore del feto, Bini ha risposto in maniera netta: “da cattolica che crede in uno Stato laico, nei diritti e nell’emancipazione della donna, ritengo che quella legge sia violenza vera e propria” aggiungendo poi che “ci saranno due visioni di paese che si confronteranno il 25 settembre”.

Il cuore del talk è stato però occupato da ampi interventi sulla questione energetica ed ambientale, con tutti e tre gli ospiti che hanno ricordato come l’emergenza del caro bollette sia una questione della massima importanza, con Bonaccini che ha evocato scenari particolarmente gravi tanto da definirli “bagno di sangue del prossimo autunno” in riferimento all’insostenibilità delle bollette per famiglie ed imprese.

È però sul tema ambientale che si è tenuta gran parte della discussione, con il Governatore dell'Emilia Romagna che ha fin da subito messo in chiaro come serva un azione innanzitutto europea e poi del governo nazionale, in quanto gli enti locali possono fare ben poco, con Giani che ha invece parlato di “ambientalismo del fare”, ovvero di un modello, quello toscano, imperniato sul superamento dei vincoli e dei veti, concludendo con l’auspicio della nascita di una nuova “cultura delle energie rinnovabili” che possa permettere l’affrancamento del tema dell’intervento in ambito ecologico dalle tradizionali lentezze burocratiche del paese.

La senatrice Bini, interpellata circa la situazione delle PMI (piccole e medie imprese), ossatura dell’economia nazionale, ha detto che “un intervento nazionale non sarà sufficiente, perché ciò che conta è che lo Stato abbia alle spalle una filiera amministrativa locale forte e coesa che possa tradurre in concreto i risultati ottenuti attraverso le negoziazioni europee”.

In ultimo tutti e tre si sono soffermati sulla questione della sanità, sottolineando l’importanza del servizio sanitario pubblico: a questo proposito Bonaccini ha ribadito come “istruzione e sanità sono due diritti dai quali lo Stato non può retrocedere”.

Sanità, ambiente, diritti civili: dalla festa de l’Unità sembra emergere chiaramente come questi siano gli indirizzi principali che il Partito Democratico intende seguire in vista dell’appuntamento elettorale del 25 settembre.

Corrado Ciampi
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