Firenze, 8 novembre 2023 – "Basta con lo scaricabarile su Governo o comuni, ci sono opere mai fatte in Toscana. Il nostro è un territorio fragile, che chiede di essere messo in sicurezza e salvaguardato dopo decenni in cui il tema è stato ignorato. Oggi ne paghiamo il conto".
A dirlo è la consigliera regionale di Fratelli d'Italia Elisa Tozzi.
"Ad eventi straordinari occorre una risposta straordinaria da parte delle istituzioni, come ha fatto prontamente il governo nazionale – spiega Tozzi-. Non è il tempo delle accuse ma certamente è opportuno accertare quanto è stato fatto in Toscana per prevenire il dissesto idraulico e idrogeologico" aggiunge Tozzi, che ricorda anche la sua proposta, presentata lo scorso aprile, di modifica allo statuto regionale in tema di contenimento di consumo di suolo.
"Si trattava di una proposta che dava una risposta a temi concreti, ma dalla Regione non abbiamo mai avuto riscontri - dichiara la consigliera Tozzi-. Avevamo presentato una proposta di modifica allo statuto regionale in tema di contenimento di consumo di suolo, una proposta che dava una risposta a temi concreti, ma dalla Regione non abbiamo mai avuto riscontri. La verità è che si è costruito troppo in Toscana. E secondo i dati del Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente, al 2020, in Toscana, risultano consumati 141.722 ettari di suolo, il 6,17% del territorio regionale. I valori percentuali più elevati del suolo consumato sono proprio nelle province di Prato (14,23%), Pistoia (10,22%), aree particolarmente colpite dall'alluvione del 2 novembre. Ogni anno, in Toscana, vengono consumati centinaia di ettari di terreno. Per questo è necessario un nuovo intervento legislativo che fissi, anche a livello statutario, l'obiettivo di limitare il consumo di suolo. Si sarebbe trattato di un principio che, se inserito, avrebbe indirizzato di fatto i provvedimenti legislativi".
"Servirà una commissione d'inchiesta regionale per capire se poteva essere evitato il disastro nella Piana di Firenze-Prato-Pistoia - sottolinea Tozzi -. Lo dobbiamo a chi ha perso tanto, se non tutto, portato via dalla furia dei torrenti che hanno esondato nel pratese, pistoiese, nel fiorentino. Gli alluvionati hanno diritto di sapere perché le loro case, le loro auto, i loro beni, acquistati con grossi sacrifici economici, sono stati spazzati via o comunque gravemente danneggiati".