PISTOIASETTE

A Larciano ultimo appuntamento di "Libremente" con Lavinia Mannelli

Guido,Giulia, Tamara, David e il gatto Luiggi, si con due "g", sono stati i protagonisti letterari che hanno animato la serata di mercoledì 29 Novembre, presso il Palazzo Comunale di Larciano, all'interno dell'ultimo appuntamento della manifestazione "Libremente". Una kermesse che nasce nel 2017, quest'anno supportata anche dal Patrocinio della Regione Toscana, che ha lo scopo di immergersi totalmente nel libro e nella lettura in maniera trasversale: si è aperta il 4 novembre con i laboratori e le letture per bambini, con Maria Grazia Anatra, dell' Associazione "Woman Ti Be" passando con " Tre delitti e mezzo racconti di chi non si fa gli affari propri" di Elisa La Porta e chiudendosi con Lavinia Mannelli e la sua opera " L' amore è un atto senza importanza". Un titolo forte, che nasce da una parte di una citazione famosa ma non possiamo svelarvi tutto, che racchiude le dinamiche quotidiane, sentimentali e relazionali ai tempi moderni. La giovane autrice, fluida, accattivante, profonda e moderna ha riportato le medesime caratteristiche nel libro, rendendo la scrittura veloce e a tratti ironica e dissacrante, rapportandosi ad un tema sfrontatamente attuale: il mondo dei rapporti e le conseguenti emozioni. Dando coscienza e pelle, nel vero senso della parola, a Tamara, una bambola a grandezza umana, dono di Giulia al fidanzato in occasione dell' anniversario, si spalanca il palcoscenico su un ipotetico ruolo della donna, sulla differenza che intercorre fra il desiderio e l' utilità, sul compromesso e sulle modalità comunicative. I tempi sono quelli di oggi, in televisione passa la trasmissione " Uomini e donne" e un terzo occhio, alla Grande Fratello, dall' alto " ci" vigila e osserva. Guido, un insegnante che sogna di diventare un pittore di successo, la fidanzata Giulia, che lavora all'Ikea, cova neppure troppo segretamente l' ambizione di diventare una designer, Tamara che osserva e assimila tutte le emozioni con l' ingenuità dei bambini, si trasforma nel mezzo, strumento , ponte attraverso il quale si fa luce sulle dinamiche della storia; intorno un gran silenzio interrotto dal gatto Luiggi, regalo del fidanzato per Giulia, vero portatore sano di movimento. David, di nome e di fatto, ispirato alla bellezza di quello del Michelangelo, protagonista in parte della seconda parte del libro, amico della coppia, artista di successo, alle prese con i sensi di colpa e il desiderio di modificare  le modalità che fino ad allora aveva messo in piedi. Siamo alle prese con il compromesso e la voluttà che anima l' uomo, con i silenzi e la bellezza femminile dei tempi moderni, siamo sommersi da tante e discordanti emozioni che si manifestano in comportamenti che nascono dalle solitudini dei giorni giorni. Di certo i protagonisti sono presi a schiaffi dall' autrice che confessa "come in ogni opera, ci sia sempre un qualcosa di autobiografico...nello scrivere questo romanzo mi sono presa a schiaffi anche io!" Alla base ci sono Moravia, diciamolo sottovoce, " I fratelli Karamazov ", la solidità con la quale si è costruita Lavinia Mannelli, dottoranda in Letterature moderne all' Università di Siena: consapevolezza e fondamenta a braccetto con la velocità di una penna fluida, chiara, decisa. Un' opera decisamente accattivante, paragonabile ad una corsa tutta d' un fiato che si fa quando si va incontro a qualcosa di bello ma che una volta terminata ci lascerà molte questioni aperte sulle quali riflettere. 

Francesca Valleri

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