PISTOIASETTE

Concertistica al Manzoni: l'Orchestra Leonore con Kian Soltani al violoncello

L'Orchestra LEONORE, sotto la guida di Daniele Giorgi, torna domenica 11 febbraio (ore 17) sul palco del Teatro Manzoni di Pistoia per il quinto appuntamento della Stagione Concertistica promossa da Teatri di Pistoia col sostegno di Fondazione Caript, dopo il grande successo riscosso con l'opera Così fan tutte di Mozart proposta in gennaio in versione semiscenica.

Il concerto, incentrato su Šostakovič e Schumann, offrirà anche l'occasione di applaudire, per la prima volta a Pistoia, Kian Soltani, violoncellista austriaco di origini persiane che la rivista Gramophone ha definito "pura perfezione", già apprezzato dal pubblico delle maggiori sale da concerto internazionali, da Londra a Salisburgo a Monaco e Lucerna,

Nell'ambito del ciclo "Il Teatro nel carrello", promosso in collaborazione con Unicoop Firenze, sabato 10 febbraio (ore 12) è in programma anche una prova aperta del concerto, per max 30 partecipanti. Chi volesse partecipare è pregato di inviare un messaggio whatsapp al numero 3476227943 o una mail all'indirizzo sez.pistoia@socicoop.it.

Con la direzione musicale di Giorgi, LEONORE  formata prevalentemente da musicisti scelti tra le più importanti orchestre europee ed ensemble cameristici di eccellenza, ma anche tra i migliori talenti emergenti  ha rapidamente esteso la sua attività concertistica a livello nazionale affermandosi per l'originalità delle interpretazioni, l'energia performativa e la grande duttilità stilistica con cui affronta ogni tipo di repertorio.

Dopo il concerto Pistoia, nell'ambito di una breve tournée, LEONORE e Giorgi replicheranno il programma con Kian Soltani a Milano, il 12 febbraio in Sala Verdi, per Serate Musicali. Martedì 13 febbraio sono invece attesi al Teatro Alighieri di Ravenna per un concerto che vedrà la partecipazione, nella prima parte del programma, del pianista Andrea Lucchesini, solista nel Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 op. 21 di Chopin. In aprile LEONORE, sempre diretta da Giorgi, è attesa per l'importante debutto alla Elbphilharmonie di Amburgo.

Un filo sottile collega la storia artistica di Kian Soltani a quella del Concerto per violoncello n. 1 di Šostakovič (1959), capolavoro di straordinaria intensità in cui sarà solista al fianco dell'Orchestra LEONORE diretta da Giorgi: a soli 12 anni, infatti, Soltani entrò all'Accademia musicale di Basilea nella classe di Ivan Monighetti, allievo del grande Mstislav Rostropovich che del Concerto fu dedicatario.

La partitura di Šostakovič si collega ad una serie di suoi lavori degli stessi anni per i tratti fortemente introspettivi e autobiografici; il legame è sottolineato dall'uso di un 'motto' ricorrente, una sorta di monogramma sonoro, traduzione in note delle lettere iniziali del nome del compositore. Proprio con questo 'motto' di quattro note comincia il Quartetto n. 8 (1960), composizione di dirompente forza drammatica ed espressiva, fra i pezzi più autobiografici dell'autore, nonché fra i più amati ed eseguiti del repertorio cameristico: la Sinfonia da camera che apre il programma ne è il magistrale adattamento per orchestra d'archi realizzato dal famoso direttore d'orchestra Rudolf Baršaj con il permesso speciale dello stesso Šostakovič.

Nella seconda parte, Daniele Giorgi e LEONORE proseguono il loro viaggio attraverso l'integrale della produzione sinfonica di Schumann con la Sinfonia n. 2 in do maggiore, il cui carattere inquieto, magneticamente introverso e dai picchi drammatici improvvisi, ben rappresenta la fase di depressione e straniamento attraversata dal compositore a causa della malattia mentale che si era manifestata poco tempo prima e che lo avrebbe condotto lentamente alla prematura morte. Completata nell'ottobre del 1846, la Seconda Sinfonia è frutto di un'elaborazione durata più di un anno: creazione grande e sofferta – la preferita, sia dell'adorata moglie Clara, sia dell'allievo e amico Johannes Brahms – è anche un caleidoscopio di rimandi ai modelli più disparati, in cui è possibile riconoscere le influenze di Bach, Mozart, Haydn, Schubert e Beethoven.


BIO 


KIAN SOLTANI violoncello

Kian Soltani suona con uno stile che contiene profondità di espressione e maestria tecnica, a cui si abbinano una presenza scenica carismatica e una capacità di creare un'immediata connessione emotiva con il pubblico. Attualmente è invitato dalle principali orchestre, direttori d'orchestra e sale concertistiche del mondo e sta diventando uno dei più ricercati violoncellisti sulla scena internazionale. Nella stagione 2023/24 è "Focus Artist" della Tonhalle-Orchester di Zurigo e condivide il palcoscenico con i Wiener Symphoniker, la WDR Sinfonieorchester, la NDR Elbphilharmonie Orchestra, la Cincinnati Symphony Orchestra, l'Orchestre de Chambre de Lausanne, la Konzerthausorchester Berlin e la NHK Symphony Orchestra, oltre che in tournée con la Camerata Salzburg e la Mahler Chamber Orchestra. I suoi recenti successi orchestrali includono collaborazioni con l'Orchestre de la Suisse Romande, la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen, la Netherlands Radio Philharmonic Orchestra, la Detroit Symphony Orchestra e l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nel campo del recital continua ad apparire in sale prestigiose tra cui la Pierre Boulez Saal di Berlino, la Wigmore Hall di Londra, il Musikverein di Vienna, la Beethovenhaus di Bonn e la Konzerthaus di Dortmund. Dal 2017 ha un contratto discografico in esclusiva con Deutsche Grammophon. Kian Soltani ha attirato l'attenzione di tutto il mondo nell'aprile 2013, con la vittoria del Concorso Internazionale Paulo di Helsinki. Nel febbraio 2017 ha vinto anche il rinomato Leonard Bernstein Award in Germania mentre nel dicembre dello stesso anno è stato insignito del prestigioso Credit Suisse Young Artist Award. Nato a Bregenz nel 1992 da una famiglia di musicisti persiani, ha iniziato a suonare il violoncello all'età di quattro anni e, a soli dodici anni, è entrato a far parte della classe di Ivan Monighetti all'Accademia Musicale di Basilea. È stato scelto come destinatario della borsa di studio della Anne-Sophie Mutter Foundation nel 2014 e ha completato ulteriori studi come membro del Young Soloist Program presso l'Accademia di Kronberg, in Germania. Si è ulteriormente perfezionato alla International Music Academy del Liechtenstein. Dall'ottobre 2023 detiene la posizione di Professore di violoncello all'Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna, in Austria. Suona un violoncello Stradivari "London ex Boccherini 1694", su gentile concessione della Beares International Violin Society.


redazione

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